San Francesco di Paola
Il miracolo dell’attraversamento dello stretto sul mantello. La fama della sua santità inizia nel 1435, quando decide di ritirarsi in un terreno di proprietà della sua famiglia, suscitando grande stupore fra i concittadini per l’austerità della sua vita. Saranno anni che lo forgeranno alla contemplazione, al lavoro, alla solitudine e alle privazioni e mortificazioni corporali. Ben presto iniziarono ad affluire al suo eremo molte persone, desiderose di averlo come guida spirituale e di condividere lo stesso austero genere di vita. Con i primi discepoli, egli costruisce alcune cellette ed una minuscola cappella, ove si radunano in preghiera. Questi romiti di Paola, vestiti di sacco e privi di ogni umano conforto, diventano promotori di chiese e conventi in tutta la Calabria, e anche in Sicilia, a Milazzo. All’espansione in Sicilia, e in particolare, al passaggio dello stretto di Messina, è legato un miracolo che avvicinerà per sempre la figura di Francesco di Paola alla gente di mare: si recò sulla sponda calabrese dello stretto in compagnia di due discepoli, qui il Santo chiese ad un barcaiolo, tal Pietro Colosa, di traghettarlo “per amor di Dio” sulla sponda siciliana. Il barcaiolo si rifiutò di farlo senza un compenso e il Santo, non perdendosi d’animo, stese il suo mantello sull’acqua e vi montò sopra con i suoi due compagni. Così, spinto dolcemente dalla corrente e aiutandosi col suo bastone a mo’ di remo, approdò in Sicilia.