LONGOBUCCO
Il paese rivestì un ruolo molto importante durante il brigantaggio: nativi di Longobucco erano i feroci briganti Palma, Faccione, Santoro, che si faceva chiamare Re Coremme. Durante il fascismo vennero confinati in questo paese alcuni dignitari Etiopi che avevano avuto importanti ruoli nella resistenza al colonialismo fascista.
Il nome del paese deriva dal latino longa bucca (ossia "lunga concavità") che a sua volta si riferisce al nome del torrente Macrocioli, dal greco bizantino makrokoilos (che significa "lunga cavità").
Molti luoghi del centro abitato di Longobucco hanno un'importanza storica di rilievo.
Museo dell'artigianato silano e della difesa del suolo Ha sede a Longobucco nella bella cornice dell'ex convento dei Frati Francescani minori, costituisce un altro concreto passo nel cammino della diffusione della conoscenza del territorio della Sila e della sua popolazione. Il Museo si configura quale vera e propria vetrina che mette in luce le peculiarità dell'area dell'altopiano silano con particolare attenzione a tutte le tematiche connesse all'artigianato locale (la lavorazione dei tessuti, quella dei metalli e l'oreficeria, la lavorazione del legno e della pietra) e la difesa dell'ambiente.