Riace
Il comune è assurto agli onori della cronaca per il ritrovamento, nel 1972, di due statue bronzee di epoca greca, oggi noti come i Bronzi di Riace. I Bronzi di Riace sono una coppia di statue bronzee di dimensioni leggermente superiori al vero, di provenienza greca o magnogreca o siceliota, databili al V secolo a.C. e pervenute in eccezionale stato di conservazione.
Le due statue - rinvenute nel 1972 nei pressi di Riace, in provincia di Reggio Calabria - sono considerate tra i capolavori scultorei più significativi del ciclo ellenico, e tra le poche testimonianze dirette dei grandi maestri scultori del mondo greco classico. Le ipotesi sulla provenienza e sugli autori delle statue sono diverse, ma non esistono ancora elementi che permettano di attribuire con certezza le opere ad uno specifico scultore. I Bronzi si trovavano al Museo Nazionale della Magna Grecia di Reggio Calabria ma, a causa dei lavori di ristrutturazione dello stesso museo, sono temporaneamente ospitati presso Palazzo Campanella, sede del Consiglio Regionale della Calabria. I Bronzi sono diventati uno dei simboli della città stessa. La cultura Riacese è assai legata alla festa, celebrata i giorni del 25, 26 e 27 settembre, dei S.S. Medici Cosma e Damiano. I devoti che vengono dai paesi limitrofi (e non solo), hanno l'usanza di raggiungere il santuario a piedi, come segno della loro fedeltà e ringranziano ogni volta i santi con doni, canti e danze. Viene festeggiato anche il braccio di S. Cosma, la seconda domenica di maggio.